State cercando una definizione di workshop? Non sapete quale sia la differenza tra un workshop e un corso, un seminario, o una conferenza? Cercheremo di fare un po’ di chiarezza.

Workshop è senza dubbio una delle parole più abusate nel marketing di eventi. Se vuoi cercare di vendere facilmente un prodotto non devi fare altro che piazzare da qualche parte la parola design, se invece vuoi rendere irresistibilmente interessante un evento, è sufficiente usare la parola magica workshop, e il risultato a quanto pare è assicurato. Usare la parola workshop per chi vuole organizzare un evento è uno strumento di marketing molto potente, secondo solamente ad altre parole ancora più efficaci, come coffee break e buffet gratuito. Ma se state organizzando o cercando eventi non solo venduti bene e alla moda, ma anche e soprattutto ricchi di contenuti formativi di qualità, se pensate che il vero valore aggiunto in un evento sia la partecipazione attiva dei partecipanti alle discussioni e non la marca del prosecco all’aperitivo di benvenuto, allora siete nel posto giusto, leggete attentamente le avvertenze…

Originariamente la parola workshop identificava semplicemente i laboratori-officina nei quali materialmente si costruiva qualcosa, poi con la diffusione del design e delle professioni creative workshop ha esteso il suo significato anche ad incontri e riunioni in cui tutti i partecipanti sono protagonisti attivi, animano la discussione, condividono idee ed elaborano soluzioni, raggiungono risultati tangibili. Non è importante se il risultato è materiale o immateriale, se dal workshop esce un idea di prodotto o il progetto di un reportage fotografico, se si lavora ad un prototipo fisico o ad un concept astratto, l’importante è che il risultato sia frutto della partecipazione di tutti, che tutti si siano “sporcati le mani”, che ci sia una sintesi conclusiva che esprima il frutto della collaborazione e della contaminazione reciproca.

Un workshop si organizza per fare ricerca, per ipotizzare nuove visioni e strategie, per fare brainstorming, per cercare assieme delle risposte a delle domande interessanti, condividendone tutti, organizzatori e partecipanti, non solo l’esperienza progettuale, ma anche le conclusioni finali.

Se invece si parla di un corso di formazione per un tema specifico, per poterlo definire workshop è necessario avere un professionista esperto che condivide materialmente con i partecipanti la sua professionalità, senza raccontarlo da una cattedra o da un palco, ma al tuo stesso livello, fianco a fianco. Quello che capita sempre più spesso invece è veder appiccicata la parola workshop a qualsiasi corso o seminario, semplicemente perché è più bello (o per meglio dire più cool) pubblicizzarlo così. In realtà nella maggior parte dei casi ci si trova di fronte ad un classico corso o seminario mono-direzionale, ad un palco con dei relatori che mostrano delle slide ad una platea di spettatori.

Persone che propongono la loro visione delle cose e professionisti che raccontano come lavorano possono essere sicuramente occasioni di incontro interessanti, ma definire workshop questo tipo di eventi non è corretto. Seminari e conferenze sono un’altra cosa rispetto alle dinamiche di un workshop. Nei seminari e nei convegni puoi trovare professionisti in gamba che hanno cose importanti da raccontare, inoltre in questi eventi ci sono spesso le discussioni finali tra relatori e platea, talvolta anche la possibilità di incontrare i relatori stessi per approfondire temi specifici, dispense tematiche e altre iniziative interessanti, ma diciamocelo, un workshop è un’altra cosa.

Un workshop è un evento-laboratorio, fatto di grandi tavoli con molte sedie attorno, di relatori-tutor seduti gomito a gomito con gli spettatori che diventano gli “attori principali” dell’evento stesso. Questo è un workshop. Se vedete pubblicizzato un evento o un corso descritto come workshop e leggendone la presentazione capite che in realtà è un classico normalissimo seminario, il mio consiglio è: statene lontani! Se vi siete iscritti ad un workshop e al vostro arrivo vedete un palco e una platea, il mio consiglio è: scappate! In questi casi avete il 90% di possibilità di trovarvi di fronte ad incontri noiosi e autoreferenziali. Un convegno è un convegno, un workshop è un workshop. Diffidate di chi fa confusione.